Pasquale Laèra - un’insaziabile fame di novità
Pugliese per nascita, piemontese d’adozione: Pasquale Làera è appassionato di cucina sin da bambino, cresciuto in una famiglia di grandi cultori della tradizione “povera”, ma di grande gusto.
Il suo percorso di studi lo porta a frequentare il Liceo Classico, dove apprende la voglia di sperimentare costantemente, andando alla ricerca di quello che c’è dietro ogni apparenza. Spinto da un’insaziabile fame di novità, scopre quindi il mondo della ristorazione, restandone affascinato: da qui la decisione di cambiare indirizzo, iscrivendosi all’Istituto Alberghiero. Comincia a lavorare a Gioia del Colle, suo paese natale, quindi in giro per l’Italia, apprendendo metodi diversi di gestione delle cucine, oltre che le ricette peculiari delle varie regioni del Belpaese. Da Ottavio Surico, suo primo chef, impara quanta tenacia e determinazione siano necessarie per affrontare questo mestiere. Conclusi gli studi alberghieri, Làera si iscrive alla Scuola Internazionale di Cucina Italiana (Alma) di Gualtiero Marchesi.
LA CARRIERA
Qui avviene l’incontro determinante per la sua carriera, quello con Antonino Cannavacciuolo, di cui diventa presto sous-chef. Per lui si rivela un vero maestro, di cucina e non solo. Si moltiplicano anche gli stage all’estero, per arricchire il proprio bagaglio: prima in Giappone, dove ha la possibilità di lavorare a stretto contatto con Okamoto, poi a Copenaghen, presso il Geranium, ancora in Messico, in un viaggio per il mondo alla ricerca dei migliori sapori. Dopo l’esperienza positiva a Villa Crespi arriva quella presso il Boscareto Resort, in veste di Chef executive dei settori ristorativi, compreso il ristorante La Rei: è qui che nel 2014 Pasquale Làera ottiene la sua prima Stella Michelin.Nel 2019, prende avvio il progetto che porta alla nascita di Borgo Sant’Anna, a Monforte d’Alba, nel cuore delle Langhe, che otterrà nel 2020 la prima Stella Michelin. A Borgo Sant’Anna, saperi tramandati e sapori contadini vengono rivisitati, mescolando stili e ingredienti fino a dar vita a qualcosa di inedito, ma familiare.
ESPERIENZA E CRESCITA
Ricette riviste alla luce delle esperienze vissute dallo chef nel suo viaggio per il mondo, alla ricerca dell’esperienza e della crescita umana e professionale che lo porta a mettere nei propri piatti un mix sensazionale di tradizione e avanguardia. Nel 2022 dà vita ad un nuovo progetto, a cinquecento metri dal Borgo. Il nome del locale è Lostu, un’osteria dallo spirito giocoso che si inserisce nella tradizione delle piole con un tocco personale. A Borgo Sant’Anna i clienti trovano una cucina più personale, dove lo chef fa avanguardia, mentre da Lostu la proposta è più verace, costruita intorno alle antiche ricette piemontesi.”